Vassallaggio vescovile e affermazione signorile in Lomellina nel X secolo
Ingone e il gruppo parentale da Gravellona/Bercledo
È un vivo piacere e un onore per la Società Storica Vigevanese, presentare questa opera di Lorenzo Bordoni dal titolo: Vassallaggio vescovile e affermazione signorile in Lomellina nel X secolo. Ingone e il gruppo parentale da Gravellona/Bercledo, che costituisce la tradizionale nostra monografia per l’anno 2022.
Il lignaggio dei da Gravellona/Bercledo fu una signoria territoriale, di cui Ingone fu personaggio di spicco, il cui potere si estese sul basso Novarese e, per quanto ci riguarda, su gran parte dell’alta Lomellina.
La signoria fu riconosciuta con diploma imperiale da Ottone I di Sassonia nel 969, documento contemporaneo in pratica, e non casualmente, con il ben noto documento del 963 che attesta per la prima volta l’esistenza del castrum Vicogebuin, cioè della Vigevano nel X secolo.
L’opera di Bordoni analizza la presenza e le attività del lignaggio dei da Gravello-na/Bercledo, tradizionalmente nota attraverso la storiografia ottocentesca come Ingonide, dal personaggio del gruppo parentale meglio documentato, Ingone da Bercledo appunto.
Ingone non ne fu in realtà il capostipite, come risulta chiaro da questa ricerca. Pur non a livello dei potentati degli Aleramici, dei Canossa e degli Anscarici, i da Gravellona/Bercledo furono la famiglia di maggior spicco, per sei decenni almeno, fra la clientela vassallatica di punta dei vescovi di Novara. Della famiglia fece parte, con ogni probabilità, l’arcicancelliere imperiale e vescovo di Parma Uberto, protagonista indiscusso della politica ottoniana in Italia nella seconda parte del X secolo.
L’autore rende gli incerti e sfumati profili dei personaggi del periodo più delineati e storicamente documentati sulla base di una ricerca critica e minuziosa: da Ingone “Signore per caso” a Uberto di Parma; all’enigmatico Alberico, al diacono pavese Rothkherio, probabile capostipite di questo gruppo parentale in Lomellina.